VERITÀ



by SOAR 
(Soaring-words.com)



La verità riemerge sempre prima della luce stessa dai più profondi abissi del tempo e nel suo aspetto più genuino e vitale. Rassomiglia all’amore; colma l’anima sia dentro che fuori.




Era un uomo dalle mille verità e di contraddizioni ne aveva ancor più, ma coesistevano in lui tra le sue varie virtù. Dio solo sa quanto tempo passò da che quell’innocente sorriso e quegli occhioni curiosi, di un bimbo che con l’amichetta del mare guardava i cartoni, erano stati rimpiazzati da una mente sagace e uno sguardo dal fare spavaldo. La sua vita fu dura ed egli stesso non sapeva più se in quell’abisso dentro di sé, era rimasto del tenero per contarci su. Ogni qualvolta gli si palesò la verità, egli ne scelse solo metà, naturalmente quella più adatta alla sua situazione per mera comodità. Evitava così i fastidi che scaturivano dalle sue verità; poiché non v’era davvero nulla che odiasse maggiormente di quei melodrammi che osavano increspare la superficie della sua vita liscia come l’olio, costringendolo a fronteggiare dei dogmi.

Occorsero degli anni ed arrivò persino a ottenere un posto di spicco nella società; il ruolo che ora gli spettava prese il sopravvento su tutto ciò che lo circondava, ma permettendogli perlomeno di tanto in tanto, qua e là, una boccata d’aria. Le costrizioni che accompagnavano la sua libertà lo avevano incatenato come mai avrebbe creduto in realtà.

           Accadde però che un dì, apparentemente ordinario, tutto finì per cambiare quando si imbatté in una donna dall’aria familiare. Ella loquace non lo era affatto, bensì gli rivolse un largo sorriso e senza aggiungere nulla di fatto, riuscì a contagiare anche il suo viso, poi senza una ragione o intenzione che sia, egli le ricambiò la cortesia. La stanza che li circondava era incantevole e particolare, ma d’improvviso sembrò perdere la sua attrattiva usuale, mentre le persone intorno a loro svanivano una a una con discreta frivolezza, avendo colto di quei due sguardi la schiettezza.
Restarono entrambi in silenzio, le parole ormai superflue dinanzi a quei due sorrisi; era persino cosa ardua sopportarne il calore, mentre i loro cuori si bisbigliavano l’un l’altro sentimenti indefiniti ma colmi d’ardore.

Per la prima volta in tutta la sua vita, egli non si sentì affatto interessato alle persone lì fuori o alla realtà circostante, ma al suo cuore solamente, al suo io interiore; quella parte di sé che aveva perso sin da bambino e che ora gli si appariva davanti prendendo forma al suono di quella bocca. Cono sceva quel sorriso da sempre; era la bambina che lo riportava indietro al tempo della sua imperfetta e disinibita essenza ormai persa, al tempo in cui le imposizioni, i compiti e gli impegni non avevano ancora preso il sopravvento. Fu in quel momento, in cui si mostrò nudo e crudo dinanzi a lei, che le confessò tutta la verità su se stesso, a lei sola, tra sospiri e sorrisi, ma perlopiù con un intenso silenzio. In fondo la più veemente verità non ha bisogno di spiegazione alcuna, è la sua essenza a parlare in sua vece.

Molti lo reputavano un uomo d’acciaio, tuttavia ben pochi riuscivano ad intuire che dietro quella sua dura corazza vi era solamente una molto ben celata debolezza, la quale solo lei riusciva a comprendere: perché aveva in cuor suo la stessa delicatezza. Ella fece parte della sua anima ed egli era l’uomo foriero del suo sorridente destino.
Solo allora capì che di verità non ce n’erano tante ma che la più importante era una solamente, non avrebbe più vissuto in una bolla di sapone o per soddisfare le altrui esigenze, mai più avrebbe lacerato l’animo suo per rattoppare strappi insignificanti. Solo questo contava, incondizionatamente.

Lei lo ascoltò ammettere la colpa dei suoi taciti fallimenti in tutte le sue battaglie interiori, ma seguì la vittoria più rilevante; nella guerra finale, merito delle parole d’amore elargitegli da colei che lo aveva tanto spronato. Infine ella pianse: la stessa verità che lo aveva così a lungo irretito, lo rese libero prima di quanto lei avrebbe mai sperato.

Nei risvolti della realtà, in una situazione contenziosa ove solo i sogni osano fantasticare, una donna si premurava di avvolgere nel suo calore un’anima assiderata. Di fiducia e fede si trattava; la posta in gioco non importava. Oppure probabilmente si trattava solo di una bimba che si prese spontaneamente cura di un bambino.


(“The Truth“, by Soar, 2015. Translation from English into Italian. Credits: L. Mazibrada. Proofreading and adaptation: Soar. Picture credits: internet, unknown source. 2015 (c) www.soaring-words.com)

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